domenica 25 agosto 2013

UN AMICO SPECIALE



Åsa Lind, Svezia
Illustrazioni di Alessandro Sanna.
Traduzione di Laura Cangemi.
Collana Bohem Racconta
Casa editrice BohemPress Italia
Consigliato a bambini a partire da 5 anni

Recensione di Iara Ciccarelli Dias



 Zackarina ha circa cinque anni, vive con i suoi genitori in una piccola casa in riva al mare. La mamma esce ogni giorno per andare a lavoro e rientra la sera. Il papà lavora a casa, segue la bambina, si occupa della cucina e delle faccende domestiche. La casa ha un giardino e un sentiero la separa da una spiaggia privata, dove Zackarina incontrerà un lupo con la pelliccia splendente al sole e luccicante di notte.
Zackarina è curiosa, osserva tutto quanto le gira intorno e elabora congetture sull'universo, le salsicce, i lividi, gli adulti e le loro manie. Zackarina non sta mai ferma, neanche mentre mangia riesce a farsi obbedire dalle sue gambe, che scalciano infastidendo la mamma, che forse la vorrebbe ferma come un pachiderma (L'incontro, p. 50). Ma i bambini non possono stare fermi, sono pieni di vita, il loro corpo è tutto un guizzo (p.54), le dice Lupo Sabbioso, che vive sulla spiaggia e si nutre di raggi di sole e di luna.
Quando Zackarina ha un problema, quando si sente affranta da una questione familiare, quando non riesce a sciogliere un dubbio esistenziale corre in spiaggia e lì, che sia estate o inverno, si confida con il suo amico speciale, che solo lei può vedere, che solo lei può ascoltare. È un amico saggio, che ha vissuto tante vite e conosciuto paesi e eventi lontani. È un amico poeta, che a volte si esprime in versi per confortare e aiutare la sua piccola amica.
I genitori di Zackarina sono curiosi di sapere chi sia questo Lupo Sabbioso che scrive messaggi su cortecce d'albero, ma non la infastidiscono con domande sciocche e invadenti. Quando un giorno Lupo Sabbioso invita Zackarina per un tè, la mamma suggerisce di portargli in dono un mazzo di fiori.
Il primo romanzo della serie, L'incontro, inizia con una bambina che parla al papà che fa finta di ascoltarla mentre legge il giornale. Zackarina si offende e scappa via per trovare un posto tutto suo dove rielaborare la rabbia, i pensieri e le domande sui papà che non ascoltano, sulle mamme irascibili, sui genitori che lavorano e leggono e non hanno bisogno di lei. Zackarina scappa, dunque, e corre in spiaggia dove comincia a scavare una trappola per il papà. Mentre scava la buca, sul fondo la sabbia ebbe come un fremito, scivolò di lato e poi... poi spuntò qualcosa (p.10). Un muso. Il muso di un animale che non aveva mai visto. Con una pelliccia fatta di sabbia del deserto.
La conoscenza tra il Lupo e la bambina si approfondisce giorno per giorno. La bambina con le sue domande difficili e il Lupo con le sue risposte sapienti, che sempre offrono a Zackarina le parole giuste per comunicare con gli adulti e le soluzioni per superare la paura del buio, della nebbia, del fuoco.
Il secondo romanzo, L'amico, inizia con una bambina che gioca ai pirati in giardino. Il papà la chiama dicendole di aver preparato la torta al cioccolato. Zackarina adora la torta che fa suo papà e si affretta in cucina, tenendo però in testa il cappello piratesco. Il papà le ricorda una regola decisa da lui e dalla mamma di non mangiare con il cappello in testa. Zackarina non ha più voglia di torta e corre in spiaggia dove comincia a pestare i piedi dalla rabbia. I tonfi svegliano una creatura molto speciale, Lupo Sabbioso, che emerge dalla sabbia tutto sorridente e lucente, lungo come una giornata (L'amico, p.12).
Leggendo i due romanzi (è in uscita il terzo, Il mondo) si intuisce immediatamente la natura del Lupo Sabbioso. Capiamo cosa rappresenti per Zackarina e, per effetto del coinvolgimento poetico prodotto dalla scrittura, comprendiamo l'importanza di non svelare ad alta voce chi sia la creatura splendente innamorata della luna. Rimane un segreto l'identità del Lupo Sabbioso. Un dolcissimo segreto tra il lettore e il libro.
I temi affrontati dalla scrittrice sono molteplici, a partire dalla cornice della storia: la famiglia di Zackarina.
Leggendo i capitoli, strutturati come se fossero delle giornate, che si aprono con la luce e si chiudono con il tramonto, si rimane colpiti dal modo semplice e leggero con cui Åsa descrive la quotidianità della famiglia di Zackarina. C'è una ritualità, in cui ogni bambino può rispecchiarsi. Come anche nelle richieste di Zackarina, nei suoi capricci e nelle sue rivolte. Zackarina ogni giorno scopre qualcosa di nuovo, del mondo, dei genitori, di sé, delle relazioni con gli altri. Lo scopre nel modo semplice e complicato dei bambini e, come molti bambini, si fa aiutare da un amico tutto suo cui confida segreti e dilemmi, con cui si sfoga e si arrabbia scaricando frustrazioni e rabbie scatenate dagli adulti che ragionano da grandi, dimenticando il punto di vista dei bambini.
I romanzi di Åsa Lind accolgono e restituiscono con delicatezza tematiche complesse che hanno a che fare con la fatica di crescere, che è anche un'avventura bellissima e intensa se non la si vive da soli. C'è il tema del rapporto con i genitori, mai sempre fluido e felice; quello della quotidianità con le stesse persone, che a volte si urtano e si pestano i piedi. C'è il tema dell'animale domestico, della solitudine dei figli unici; del grande quesito della nascita e della morte. C'è soprattutto il tema dell'amicizia, della fiducia nell'altro, del bisogno di rispecchiarsi in occhi uguali e diversi, come Zackarina e Karina, che scoprono di fare rima (alla fine de L'amico, Zackarina farà la conoscenza con una bambina della sua età, Karina; p.99).
Sono temi che riguardano tutti i bambini e che emergono sempre in classe, nel quotidiano fare scuola in un clima di relazioni significative con gli alunni.
Immagino una lettura in cerchio, per terra, con i bambini liberi di accoccolarsi o sdraiarsi per aderire alla “sabbia” e per stringere un immaginario Lupo Sabbioso. L'età consigliata dall'editore è dai cinque anni in su. Concordo pienamente: le storie di Zackarina sono adatte a un piccolo lettore di cinque-sei anni e a un grande lettore che ami profondamente i bambini.
Immagino di cominciare la lettura prendendo spunto da un evento osservato in giardino; da una bambina che porta un peluche a scuola; da discussioni spontanee, da domande e questioni che i bambini si scambiano tra loro e che a volte comunicano all'insegnante. Sono occasioni da non perdere per iniziare una storia, per accendere una piccola scintilla e trasformarla in fuoco.
Immagino di proporre ai bambini di inventare qualche capitolo delle storie di Zackarina, per scoprire insieme a loro come deve essere emozionante parlare con Lupo Sabbioso e risolvere con lui i nostri problemi. Immagino un bellissimo gioco, in cui Lupo Sabbioso turbina in classe e ci aiuta a risolvere le questioni e i conflitti della nostra vita insieme:
“C'era una volta un gruppo di bambini che giocavano sulla spiaggia.
Lì abitava un Lupo.
I bambini e il Lupo erano amici...” (gioco ispirato alla storia di p.108 di L'amico).

Articolo pubblicato nella rubrica Letture in CE, n°2/2013 (http://www.mce-fimem.it/editoria/coop_ed/coop_ed.html, http://www.erickson.it/Riviste/Pagine/Scheda-Rivista.aspx?ItemId=38457)

Consiglio la visita al seguente sito: http://www.bohempress.it/

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